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Sofferenza bancaria come uscirne "cosa fare"

Sofferenza bancaria come uscirne - cosa fare

Una segnalazione di sofferenza della propria situazione finanziaria emerge nel momento in cui non siamo in grado di pagare la prevista rata di un mutuo o di un finanziamento, oppure quando non riusciamo a rientrare dallo scoperto di un conto corrente. Ma dalla sofferenza bancaria come uscirne? Se è possibile come fare per ristrutturare il proprio debito e renderlo più sostenibile? Grazie a professionisti del settore come Globo Utenti è possibile compiere i passi necessari offrendo tutele consumatori per venire incontro alle esigenze dei creditori, tenendo però conto delle difficoltà oggettive che possono venirsi a creare nel debitore anche per motivi imprevedibili e indipendenti dalla propria volontà.

Che cos'è la sofferenza bancaria come uscirne

Innanzitutto cerchiamo di capire meglio di cosa si tratta prima di vedere in pratica sulla sofferenza bancaria cosa fare nel dettaglio. La segnalazione di sofferenza da parte di un istituto di credito sopraggiunge nel momento in cui non è andata a buon fine una soluzione di negoziazione per ottenere il rientro dell'esposizione debitoria, quella che tecnicamente viene definita posizione di incaglio. Venendo meno la copertura del debito entro i termini negoziati la banca procede legalmente contro il debitore, inviando una comunicazione formale in cui si richiede il pagamento di tutti i crediti entro 15 giorni per scongiurare gli effetti di un decreto ingiuntivo o di un atto di precetto che sono l'anticamera di un protesto o di un pignoramento dei beni. Comporta la sofferenza bancaria conseguenze molto pesanti, che sono figlie di un'esposizione debitoria molto pesante, ad esempio come l'ipotesi di un fallimento.

Quanto dura la sofferenza bancaria come uscirne

La sofferenza bancaria una volta segnalata comporta una morsa sul credito molto stringente, per cui il debitore non avrà la facoltà di accedere ulteriormente al credito e sarà inserito nell'elenco dei cattivi pagatori alla Centrale Rischi Finanziari, mentre i relativi crediti saranno soggetti a protesto, precetto o ingiunzione. In questi frangenti, come suggeriscono anche l'associazione consumatori e tutti gli addetti ai lavori, bisogna mediare con l'istituto di credito negoziando una chiusura a saldo e stralcio dei debiti accumulati. E qui che entrano in gioco i professionisti del settore come Globo Utenti che sanno dalla sofferenza bancaria come uscirne innanzitutto opponendosi al desceto ingiuntivo o facendo fornte all'atto di precetto, e successivamente proponendo accordi di rientro sostenibili e convincenti anche per la controparte, in modo da poter trovare una soluzione sensata alle perdite finaziarie conclamate.

La proposta di saldo e stralcio

Quando affermiamo che dalla sofferenza bancaria come uscirne diventa ragionevole attraverso un accordo di saldo e stralcio, significa intraprendere una strada impervia ma non impossibile. In buona sostanza si tratta di un'offerta transattiva, ossia viene stabilito un accordo che definisce senza adire per vie legali la vertenza tra creditore e debitore, sostituendo al precedente debito un altro di misura più ridotta, ma il cui pagamento viene garantito al cento per cento. Si tratta di una soluzione non impossibile come abbiamo detto perché in genere l'istituto di credito o la società finanziaria preferisce avere subito il rientro di una parte del debito, anziché intraprendere una più lunga e incerta procedura giudiziale di recupero, che potrebbe anche risultare non soddisfacente per il creditore. Una volta accettata la proposta e sanata la posizione creditizia, si può richiedere la cancellazione del nominativo dalla Centrale Rischi.

Esiste poi una strada completamente diversa circa la sofferenza bancaria come uscirne, e si presenta quando il debitore ritenga di aver subito un' ingiustizia o un abuso da parte dell'istituto di credito. In questo caso al soggetto debitore non resterà fare altro che  agire dinanzi al tribunale, in sede cautelare, ossia con ricorso d'urgenza, e richiedere la cancellazione del dato negativo. In questi casi naturalmente è consigliabile, se non doveroso, farsi assistere da un legale.

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