Legge 3/12 - Sovraindebitamento e Esdebitazione

La condizione di sovraindebitamento è una situazione patologica - di difficoltà economica - in cui si trovano tantissime famiglie. Tutte le volte in cui il reddito percepito non è sufficiente a coprire le spese per una vita dignitosa e per il mutuo e/o i finanziamenti, allora ci si trova in una situazione di sovraindebitamento.

Molte famiglie italiane, pur trovandosi in questa condizione, non ne hanno coscienza, ma soprattutto, non sanno che hanno la possibilità di uscirne grazie ad UNA LEGGE DELLO STATO – L. 3/12 detta “legge anti suicidi” – che consente di TAGLIARE I DEBITI.

Recentemente la L. 176/20 ha riformato e semplificato le procedure per l’accesso ai benefici della L. 3/12 sia per le imprese sia per i consumatori.

AMPLIAMENTO DEL CONCETTO DI CONSUMATORE

É stata fornita una definizione più estesa di “consumatore”, considerando tale non solo la persona fisica che agisce per scopi estranei all’attività imprenditoriale, commerciale, artigiana o professionale eventualmente svolta, ma anche l’eventuale socio di una delle società appartenenti ad uno dei tipi regolati nei capi III (s.n.c.) IV (s.a.s.) e VI (s.a.p.a.) del titolo V del libro quinto del codice civile, per i debiti estranei a quelli sociali.

ACCESSO FACILITATO

Con la riforma è stato ripensato un requisito indispensabile per l’accesso alla procedura, la meritevolezza, cercando di rimuovere quegli ostacoli che hanno decretato il parziale insuccesso degli istituti previsti dalla L. 3/12. A tal proposito, l’intenzione del legislatore è stata quella di non voler imporre requisiti troppo rigidi per il procedimento riservato al consumatore. Mentre con la precedente formulazione della L. 3/12 il giudice, per concedere i benefici, doveva accertare che il sovraindebitamento fosse stato causato da fattori esterni che non dipendevano dai comportamenti del consumatore, oggi la nuova formulazione viene maggiormente incontro al soggetto indebitato, impedendo d’usufruire dei benefici della L. 3/12 solo laddove il consumatore abbia determinato intenzionalmente il proprio sovraindebitamento.

VALUTAZIONE DEL COMPORTAMENTO DEL FINANZIATORE

Con la nuova formulazione della L. 3/12, il giudice dovrà tenere maggiormente in considerazione il comportamento tenuto dall’intermediario finanziario nella concessione del credito, valutandolo con maggiore severità. Qualora il comportamento del finanziatore non fosse allineato all’art. 124bis TUB, nel senso di non valutare attentamente la situazione del consumatore prima di concedere il credito, allora il consumatore non potrà essere ritenuto in colpa per essersi rivolto all’intermediario finanziario ed aver fatto affidamento sulla capacità di quest’ultimo di valutare il proprio merito creditizio.

PROCEDURE FAMILIARI

È stato previsto l’inserimento delle procedure familiari: la possibilità che i membri di una stessa famiglia possano presentare un’unica procedura di composizione della crisi da sovraindebitamento, quando siano conviventi o quando il sovraindebitamento abbia un’origine comune. Possono essere considerati membri della stessa famiglia, oltre al coniuge, i parenti entro il quarto grado e gli affini entro il secondo, nonché le parti di un’unione civile e i conviventi di fatto.

CANCELLAZIONE TOTALE DEI DEBITI - ESDEBITAZIONE

Fra le novità di maggior rilievo apportate dalla L. 176/20 alla L. 3/12, vi è l’inserimento della procedura relativa al debitore incapiente. Si intende tale il debitore persona fisica meritevole, che non sia in grado di offrire ai propri creditori alcuna utilità, nemmeno in prospettiva futura – in pratica quando non è proprietario, e non lo sarà in futuro, né di beni mobili né di beni immobili, che possano essere idonei a soddisfare, almeno in parte, i propri creditori. In questi casi, si prevede la possibilità, solo per una volta, di ottenere la cancellazione totale dei propri debiti.

COSA POSSIAMO FARE PER AIUTARTI

In questo novellato quadro normativo, la nostra associazione può assisterti nella delicata fase di gestione del tuo sovraindebitamento e indirizzarti a professionisti convenzionati, affinché, analizzata la tua situazione economico-finanziaria, possano sottoporti la migliore soluzione che, adeguando i debiti al tuo reddito, ti consentirà di lasciarti alle spalle le difficoltà economiche, permettendoti di mantenere un tenore di vita sufficiente a garantire la salute e il benessere, tuo e della tua famiglia.

Ricordiamoci che la Dichiarazione Universale dei Diritti Umani, all’art. 25 recita:

“Ogni individuo ha diritto ad un tenore di vita sufficiente a garantire la salute e il benessere proprio e della sua famiglia, con particolare riguardo all’alimentazione, al vestiario, all’abitazione, e alle cure mediche e ai servizi sociali necessari; e ha diritto alla sicurezza in caso di disoccupazione, malattia, invalidità, vedovanza, vecchiaia o in ogni altro caso di perdita dei mezzi di sussistenza per circostanze indipendenti dalla sua volontà”

Tenendo presente questo principio, abbiamo aiutato tante persone in condizione di sovraindebitamento: in primo luogo, cancellando i sensi di colpa, facendo loro capire che la situazione di difficoltà in cui si trovavano non sempre aveva origine in un loro comportamento; in secondo luogo, che, in ogni caso, esiste sempre, nella maggioranza dei casi, una strada per uscire dalla situazione di difficoltà e riprendere a vivere.

ALCUNI CASI DI PERSONE CHE ABBIAMO AIUTATO

Ecco alcuni casi di persone che si sono rivolte alla nostra associazione ed hanno cambiato in meglio la loro vita:

I coniugi Antonio e Laura hanno due figli adolescenti e un lavoro come impiegati, hanno acceso un mutuo per l’acquisto della prima casa e qualche finanziamento, poi si sono imbattuti in un periodo di difficoltà economica dovuto alla perdita del lavoro da parte di Antonio. Venendo meno uno dei redditi, non è stato più possibile pagare con regolarità i finanziamenti ed è stato necessario chiedere l’aiuto dei familiari per poter almeno sostenere le rate del mutuo per la casa. Mese per mese i soldi a disposizione erano sempre meno, fino ad arrivare al momento in cui sono stati costretti a scegliere tra: pagare le banche e le finanziarie oppure “mettere il piatto a tavola”. Grazie al nostro intervento, i finanziamenti sono stati tagliati del 70%, il mutuo del 40%, così da adeguare i debiti al reddito della famiglia, è stato determinato l’importo mensile necessario alla famiglia per mantenere un tenore di vita dignitoso e la restante parte del reddito mensile è stata destinata a soddisfare, con un’unica rata mensile, tutti i creditori.

Stefano è un operaio con un ottimo stipendio, due bambini piccoli e una moglie casalinga. Una vita tranquilla e serena che però viene scossa dalla “ludopatia”. La ludopatia è il male del secolo, una vera e propria malattia che crea una dipendenza per il gioco e le scommesse. Stefano non riesce a farne a meno, ha bisogno di giocare, di scommettere e, in questo modo, sperpera tutto il suo stipendio, sottraendo risorse economiche indispensabili alla sua famiglia. Spende talmente tanto che non riesce a saldare i debiti ed è costretto a chiedere un finanziamento, nell’illusoria speranza di poter vincere e sistemare tutto, ma non va così. Dopo il primo finanziamento arriva il secondo, poi il terzo, e così via, in un circolo vizioso dal quale Stefano non esce più. I debiti di gioco aumentano sempre di più e i finanziamenti non sono sufficienti a colmare la voragine creata, fino ad arrivare al punto di non ritorno: non potendo più accedere ai finanziamenti, Stefano si rivolge alla malavita e cade nel baratro dell’usura. Le difficoltà colpiscono la famiglia, Stefano non riesce più a sopportare il peso delle rate mensili dei finanziamenti e inizia a non pagare. La serenità, l’integrità e la stabilità della famiglia vengono meno e i coniugi decidono di separarsi, anche perché Stefano, a causa dei problemi economici, è entrato in depressione. A ciò si aggiunge l’assillo delle società di recupero credito che, in maniera selvaggia e spregiudicata, in qualunque momento della giornata, tempestano di telefonate sia Stefano sia la moglie, arrivando a bussare alla porta di casa per chiedere soldi. Fino a quando, tramite un amico, Stefano viene a conoscenza dei nostri servizi. Grazie al nostro intervento le società di recupero credito hanno smesso di infastidire i coniugi, i finanziamenti sono stati tagliati del 60% e ora vengono pagati con un’unica rata mensile. Stefano è stato aiutato da professionisti preparati ed è stato inserito in un percorso di rieducazione per uscire dalla spirale del gioco d’azzardo. I coniugi hanno ripreso una vita dignitosa e sono tornati a vivere insieme.

Contattaci e riprenditi la tua vita. 

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