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Opposizione a cartella esattoriale , ti aiutiamo noi

Opposizione a cartella esattoriale , ti aiutiamo noi

 

Ricevere una cartella esattoriale non è mai piacevole. La buona notizia, però, è che si può fare opposizione a cartella esattoriale e, in base ai tempi ed alle modalità perseguite, riuscire a stabilire se e quale cifra è effettivamente dovuta.

Opposizione cartella esattoriale: giurisdizione e competenza territoriale

Se hai ricevuto una cartella esattoriale è tuo diritto fare opposizione. Il nostro consiglio è di rivolgerti ad un esperto che sia in grado di valutare la modalità migliore di opposizione cartella esattoriale equitalia e di espletare tutto il procedimento nei tempi e nei modi corretti. Il confronto con la pubblica amministrazione, infatti, può essere frustrante per l'utente finale e avere qualcuno a disposizione per seguire la tua opposizione a cartella equitalia può essere un utile sostegno e farti risparmiare molto tempo.

In ogni caso, il primo passo da fare per presentare opposizione cartelle esattoriali è individuare il Giudice competente.

Questi cambia in base alla tipologia di cartella esattoriale ricevuta: se riguarda imposte o tasse la competenze è della Commissione Tributaria Provinciale, se invece si tratta di contributi previdenziali (dell'INPS) o assistenziali (INAIL) allora è competente il Tribunale – Sezione Lavoro. Se invece vuoi fare opposizione alla cartella esattoriale riguardante sanzioni amministrative allora devi rivolgerti al Tribunale o al Giudice di Pace. Per le violazione del codice della strada, invece, solo al Giudice di Pace.

Una volta individuato il giudice a cui presentare l'opposizione cartella equitalia, bisogna individuare il posto giusto, ovvero: per le tasse occorre rivolgersi alla Commissione Tributaria Provinciale che si trovi nella circoscrizione in cui ha sede l’Ente che ha emesso la cartella esattoriale.

Per le cartelle relative a contributi previdenziali o assistenziali, invece, il Tribunale – Sezione Lavoro deve trovarsi dove ha sede l'ufficio dell'Ente che ha emesso la cartella esattoriale se riguarda il lavoro subordinato oppure dove ha la residenza il contribuente, se si tratta di lavoro autonomo.

Per le sanzioni amministrative e le violazioni del codice della strada il Tribunale o Giudice di pace deve trovarsi dove è stata commessa la violazione.

Cartella esattoriale opposizione e ricorso nei tempi giusti

L’opposizione a cartella esattoriale deve essere fatta nei termini previsti e anche questi cambiano in base alla tipologia di cartella e al tipo di opposizione che si vuole fare.

Il termine di opposizione a cartella esattoriale di natura tributaria, per esempio è di 60 giorni dalla notifica della cartella, ma la situazione è più complessa per le cartelle che richiedano pagamenti per crediti di natura contributiva (INPS) o assistenziale (INAIL).

Infatti in questo caso di distinguono: 40 giorni dalla notifica della cartella di pagamento se si vuole fare un' opposizione di merito, cioè legata a vizi di carattere sostanziale (cioè se si ritiene che contributi non siano dovuti se sono stati già versati o calcolati male o sono caduti in prescrizione.

20 giorni invece valgono per l'opposizione a cartella esattoriale per vizi di carattere formale, ovvero riguardanti la cartella o la sua notifica. Per esempio, se non sono indicati gli interessi. Se l' opposizione a cartella esattoriale riguarda entrambi gli aspetti (vizio sostanziale e di forma) non ci sono indicazioni precise, ma in genere bisogna attenersi al termine più breve (20 giorni).

Per le sanzioni amministrative e le violazione del codice della strada si può fare opposizione a cartella esattoriale entro 30 giorni a partire dalla notifica.

Autotutela o ricorso in opposizione a cartella esattoriale

L'opposizione alla cartella esattoriale può anche non passare per un ente terzo (giudice o tribunale), grazie all'autotutela, ovvero alla possibilità di un ente di correggere o annullare i propri atti se risultano illegittimi o infondati. Quindi nel caso di cartella esattoriale si può presentare un'istanza in autotutela all'ente che l'ha emessa chiedendo l'annullamento e spiegando perché i pagamenti non sono dovuti. L’istanza sarà esaminata dall’Ufficio che, se la accoglie, annullerà la cartella esattoriale. Se invece la rigetta, allora il contribuente potrà decidere di presentare il ricorso avanti al Giudice competente.

 

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